realizzare microcopy efficaci

Realizzare microcopy efficaci in 6 punti

Scopri come realizzare microcopy efficaci in sei punti, imparando a utilizzare correttamente l’ottimizzazione, le parole chiave, l’empatia e il branding.

L’attenzione è sempre più un bene prezioso, una merce rara a cui offrire in cambio contenuti per cui possa valerne davvero la pena. Ecco che allora il microcopy può svolgere un ruolo sempre più centrale nella comunicazione online.

Questi piccoli blocchi di testo, presenti ovunque dalle interfacce utente ai social media, sono in grado di coinvolgere nel profondo gli utenti, anche attraverso l’empatia.

In questa breve guida ti segnalo 6 elementi che non possono mancare nel realizzare dei microcopy davvero efficaci. Preparati a immergerti in questo mondo dove le piccole parole fanno grandi differenze.

1. Comprendere il Pubblico di Riferimento

Conoscere il tuo pubblico di riferimento è un elemento chiave per realizzare microcopy in grado di trovare una connessione diretta con gli utenti. 

Questo non vuol dire conoscere il proprio target solo dal punto di vista demografico, ma andare a comprendere quali sono le loro reali esigenze, quali comportamenti sono soliti tenere e quali trigger funzionano per far compiere loro l’azione desiderata.

Faccio un appunto: qui non si parla di manipolazione, ma di tecniche di marketing e neuromarketing utilizzate fin dalla notte dei tempi per farci acquistare, o lasciare un nostro contatti. Inutile pensare il contrario: ci siamo cascati tutti, ma sta ai brand utilizzare questi trigger nel modo più etico possibile, anche perché gli utenti si sono fatti sempre più furbi e quello che funzionava anche solo qualche anno fa ora non funziona più.

In ogni caso, l’approccio personalizzato nella scrittura del microcopy rende più semplice, mirato e coinvolgente il messaggio.

Quando si fa questo tipo di lavoro bisogna essere in grado di adattare i testi brevi in base anche alle sfumature culturali delle persone per evitare qualsivoglia fraintendimento. Allo stesso modo la scelta del tono giusto, che rispecchi la personalità dell’azienda e le emozioni / bisogni degli utenti, è cruciale.

Anche il pubblico cambia con il passare del tempo e i loro bisogni mutano di conseguenza. Bisogna, perciò, testare varianti di microcopy, raccogliendo dei feedback che consentano un’ottimizzazione costante del copy, così che il messaggio rimanga sempre pertinente e coinvolgente. 

2. Capire quali sono gli elementi chiave del Microcopy

Per riuscire a scrivere dei microcopy efficaci è bene conoscere quali sono gli elementi chiave di questa tipologia di testi e tenerli sempre in grande considerazione.

  • Brevità e semplicità: Le persone hanno sempre meno tempo e la soglia di attenzione si abbassa sempre di più. Come persone che scrivono microcopy è nostro compito non far perdere tempo con frasi complesse e di difficile comprensione. Usiamo quindi parole chiave già ben conosciute così che il cervello delle persone non debba faticare nel decifrare il messaggio.
  • Empatia: Chi si occupa di copywriting lo sa bene: l’empatia è l’arma che ti fa superare la barriera che gli utenti mettono. Utilizziamo le emozioni per far breccia nei loro cuori, evitando di essere “maestrini” e dimostrandoci, attraverso i testi, simpatici e comprensivi.
  • Anticipa i bisogni e le paure: A motivare le persone c’è sempre la paura e nella vendita questo gioca un ruolo fondamentale, quasi primordiale. La paura di perdere un’occasione, di non trovare più quella cosa a quel prezzo così favorevole, spinge le persone ad attivarsi nell’immediato. Ma anche in questo caso altre paure potrebbero emergere. Sta al copywriter anticipare le paure e rassicurare l’utente. Utilizzare, ad esempio, solo la parola “Registrati” può far pensare all’utente che sotto ci sia qualcosa da pagare. Se, al contrario, scriviamo subito “Registrati, è gratuito”, ecco che abbiamo anticipato una paura e messa a tacere.
  • Fai compiere un’azione alla volta: In qualsiasi copy è buona norma evitare di porre più domande o fare più azioni contemporaneamente all’utente che si sentirà smarrito e non reagirà. Un passo alla volta, quindi, per fargli compiere tutti i passi che desideriamo.
  • Personalizza il più possibile: In particolare nelle newsletter, nelle pagine profilo, dove già conosci le abitudini e il nome del tuo utente, cerca di rivolgerti direttamente alla persona, evitando toni freddi e burocratici. Questo è molto utile anche come primo contatto nei chatbot.

Tutte questi elementi chiave si possono approfondire e migliorare attraverso uno studio attento del neuromarketing o, ancora meglio, del neurocopywriting.

3. Ottimizzazione SEO

È necessario ottimizzare in chiave SEO anche i microcopy, soprattutto se inseriti all’interno di un sito web, ma anche nelle caption dei post social.

Per farlo bisogna iniziare identificando le parole chiave pertinenti da inserire in maniera naturale nei testi brevi. Le parole chiave aiutano a migliorare la visibilità sui motori di ricerca e a indirizzare gli utenti interessati al tuo contenuto.

Anche se il testo è molto breve, può essere utile strutturarlo in maniera gerarchica con le parole chiave che dovranno essere all’inizio, facilitando sia il posizionamento che la lettura.

Il microcopy può essere utilizzato per la scrittura di meta descrizioni coinvolgenti che contengano non solo le parole chiave, ma anche una call to action originale che porti gli utenti a cliccare.

Un concetto più di UX che di SEO, ma sempre molto utile per i motori di ricerca, è quella di fare attenzione che il tuo microcopy funzioni bene anche su schermi più piccoli come quello dei cellulari.

Se possibile, crea microcopy che possano essere utilizzati come snippet nelle SERP. Snippet accattivanti possono aumentare il tasso di clic e migliorare la visibilità.

4. Personal Branding

Integrare il microcopy con il proprio personal branding vuol dire infondere la personalità dell’azienda, i propri valori e il tone of voice anche nei testi più brevi. Quando, infatti, anche in questa tipologia di testi si rispecchia l’animo del brand, il legame che va a crearsi con gli utenti è più profondo e fatto di riconoscibilità e fiducia.

Il microcopy diventa, quindi, un modo per trasmettere al meglio il proprio essere anche attraverso delle brevi interazioni che possono avvenire sui pulsanti, o sulle pagine di caricamento. Sfruttare elementi distintivi come un linguaggio accattivante, o frasi tipiche contribuisce a creare un’identità online unica. 

Curare anche le più piccole porzioni di testo può aiutare a percepire il brand in maniera totalmente diversa, consolidando il personal branding.

5. Testare e Ottimizzare

Nel realizzare microcopy efficaci bisogna prevedere un momento di test e conseguente ottimizzazione. Questo processo permette di affinare sempre di più il messaggio per migliorare l’impatto e migliorare il personal branding.

Sarà sufficiente eseguire test A/B su diverse varianti di microcopy per capire quale combinazione di frasi, o parole, funziona meglio e fa compiere determinate azioni. Per capire quale opzione funziona meglio basterà analizzare  le metriche di interazione e richiedere feedback agli utenti che potrebbero fare da beta tester.

Una volta che si è capito quali parole, o frasi, funzionano meglio sarà comunque importante, periodicamente, ottimizzarle in base a diversi fattori che possono essere influenzati anche dall’instant marketing.

Mantenere un approccio flessibile è essenziale. L’evoluzione delle dinamiche online richiede una costante adattabilità. Testare e ottimizzare il microcopy permette di rimanere rilevanti, cogliere le tendenze emergenti e adattare il messaggio alle mutevoli esigenze del pubblico. 

6. Empatia

Per chi fa il nostro lavoro, o comunque lavora nel mondo del digitale, l’empatia è un aspetto fondamentale. Viviamo in un periodo storico e sociale in cui le sensibilità sono molteplici e tutte meritevoli di attenzione. In questo caso sarà importante comprendere cosa è importante per il nostro target di riferimento. La capacità di mettersi nei panni degli utenti non solo migliora la comunicazione, ma contribuisce anche a realizzare connessioni più durature nel tempo.

Utilizzare l’empatia nel microcopy significa scegliere di adottare un linguaggio che rispecchi  e rispetti le emozioni e le esperienze dei nostri utenti. Frasi empatiche, rassicuranti e orientate alla soluzione di un problema possono trasformare un semplice messaggio freddo in un’esperienza più umana e personalizzata. 

Empatia, però, significa anche ascoltare attivamente i feedback che ci arrivano dai clienti. Monitorare le risposte e adattare il microcopy in base alle reazioni del pubblico, consente di mantenere un approccio empatico nel tempo.

Un utente che si sente ascoltato è un cliente felice che si sente coinvolto e non un mero numero.

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