SGE Google, il futuro della SEO

Google SGE: cos’è e come evolve la SEO

Negli ultimi 25 anni Google ha continuato a cambiare ed evolversi, focalizzando la sua attenzione sulla creazione di un motore di ricerca che fosse sempre più tecnologicamente avanzato.


Qualche tempo fa l’azienda ha annunciato una svolta rivoluzionaria, introducendo una nuova era di esperienza di ricerca attraverso la Search Generative Experience (SGE). In questo articolo, esploreremo cos’è esattamente la SGE e come dovrebbe essere integrata nella SEO.

Cos’è la Search Generative Experience?

La SGE è una nuova implementazione che prevede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per trasformare i motori di ricerca in “motori di risposta”.

Utilizzando l’IA, Google potrà fornire risposte sempre più precise alle domande degli utenti, riducendo al minimo il numero di click necessari per ottenere le informazioni desiderate.

Come funziona la Search Generative Experience

La SGE nasce essenzialmente per semplificare il processo di ricerca, così che l’utente non debba dividere la sua domanda in tante piccole domande per trovare la risposta che cerca

Cosa vuol dire questo? Significa che se, ad esempio, si chiede quale città sia la migliore per una famiglia con bambini piccoli e un cane, la SGE fornirà un riassunto delle informazioni chiave con collegamenti per poter approfondire ulteriormente.

La SGE sarà anche un valido aiuto nello shopping online. Attraverso il Google Shopping Graph, che contiene oltre 35 miliardi di inserzioni di prodotti, la SGE è in grado di mostrare descrizioni di prodotti con recensioni, valutazioni, prezzi e immagini sempre aggiornate.

Google ha dichiarato che l’approccio scelto, in questo caso, è quello che mira a fornire agli utenti una visione più completa e informata del tema che sta cercando.

SGE: cosa cambia per la SEO?

Il cambiamento che al momento sembra più significativo è quello che va a impattare il traffico dei vari siti web. Uno studio di Search Engine Land ha, infatti, mostrato variazioni significative, per alcuni siti non presi in considerazione da Google per generare la risposta più pertinente, sperimentando un calo fino al 64%. I siti citati come fonti affidabili, al contrario, hanno registrato un aumento del traffico anche del 200%.

Al momento la SGE non dovrà essere considerata come in sostituzione della SEO tradizionale, ma piuttosto come un’estensione di essa. La SEO rimane fondamentale per essere considerati come fonte affidabile dalla SGE.

A fare la differenza, molto probabilmente, saranno i dati strutturati: contenuti arricchiti e di qualità, recensioni, infografiche, e altri dati strutturati possono aumentare le possibilità di essere selezionati dalla Search Generative Experience come fonte di risposta.

SEO Copywriter: Come prepararsi alla SGE

Prepararsi alla Search Generative Experience richiede un approccio strategico e consapevole, questo perché va considera la sua elevata volatilità e l’attuale incertezza riguardo all’interazione degli utenti con le nuove funzionalità. Alcuni suggerimenti derivati dalle fonti fornite possono guidare gli SEO Specialist, le agenzie e le aziende nella preparazione e mitigazione degli effetti della SGE.

I risultati di ricerca ottenuti attraverso la SGE possono variare notevolmente anche per la stessa query. La Search Generative Experience è, quindi, dinamica tanto che la risposta generata può differire significativamente in diverse occasioni.

Nel momento in cui sto scrivendo la mancanza di informazioni ufficiali e la varietà di risposte generate dalla Search Generative Experience aumentano l’incertezza e rendono difficile stabilire modelli affidabili per misurare il reale impatto sulla SEO.

Cosa possiamo fare, quindi, per prepararci?

  1. Investire tempo ed energie nelle attività SEO che sono rilevanti nel contesto attuale. Migliorare la qualità dei contenuti, ottimizzare le immagini e lavorare su elementi che hanno un impatto tangibile sulla SEO.
  2. Assicurarsi di avere immagini di buona qualità, originali, nei contenuti. Questo perché la SGE darà molta importanza anche alle immagini.
  3. Utilizzare parole chiave importanti nei titoli, ma anche nelle immagini, per incoraggiare gli utenti a cliccare. Sarà poi utile monitorare le parole chiave più rilevanti nella Search Generative Experience.
  4. Se si vive e lavora nell’Unione Europea, può essere utile osservare gli impatti iniziali della SGE nei mercati che la sperimentano prima. Questo permetterò di adattarsi in maniera più consapevole e proattiva.
  5. Non fissarsi con la SGE. Vuol dire, in questo momento, non accettare soluzioni che mirino solo alla Search Generative Experience. senza pensare alla SEO.

La Search Generative Experience rappresenta sicuramente un passo importante nell’evoluzione dei motori di ricerca. Anche se davanti a noi si prevedono delle importanti sfide per la SEO tradizionale, è importante adottare un approccio integrato, dove la SEO deve rimanere un pilastro fondamentale per la comunicazione digitale delle aziende.

1509 739 Sara Prian